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A piedi attraverso l’Italia, l’Austria, la Repubblica Ceca e la Polonia per parlare di memoria…

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ALBERI ovvero MERCOLEDI’ 9 MARZO

Abbiamo percorso il nostro cammino di oggi e siamo giunti a Mantova; ora ci attendono in municipio; procediamo solenni con la nostra piccola betulla.

Ogni giorno che passa la consegna della betulla diventa per noi un rito denso di significati.

Noi portiamo ad Auschwitz una betulla che pianteremo nei pressi di Birkenau (il bosco delle betulle), insieme a questa ne abbiamo con noi altre 76, tante quante sono le tappe del nostro cammino, giorno dopo giorno affidiamo una giovanissima betulla a chi si prende l’impegno di piantarla, accudirla e proteggerla; settantasei betulle per ricordare i nostri ebrei, che hanno attraversato l’Europa dentro treni blindati, per ricordare tutti quelli che l’abominio ha cancellato, per sperare che la vita si rigenera dalla morte.

Ogni volta che affidiamo una betulla alla cura di qualcuno, ci prendiamo al posto un sacchetto di terra, perché la betulla di Birkenau vogliamo che sia concimata da tutte le terre di Europa, in modo che cresca forte e pura; la terra non è cosa morta, la terra è vita, raccoglie e sprigiona le energie millenarie di chi l’ha calpestata, lavorata, bagnata del suo sudore, intrisa del suo sangue: la terra è madre generatrice.

Scrive Rigoni Stern “…da ragazzo, delle betulle non capivo la bellezza; vicino a loro giocavamo in primavera quando scioglieva la neve, senza alzare gli occhi ai loro rami celestiali…”. Le betulle sono piante umili, poco appariscenti, discrete, ma sono un’immagine potente di vita.

Entriamo in municipio con la nostra betulla, sta mettendo le prime gemme; c’è un incontro ufficiale, ci attende il Presidente del Consiglio comunale, i saluti, i convenevoli, il breve racconto del viaggio, la foto di rito e infine lo scambio dei doni: la betulla da una parte, il sacchetto di terra dall’altra.

Passano pochi giorni, ma in questo viaggio sembra un tempo lunghissimo, ci scrive il Presidente del Consiglio comunale e ci comunica di aver fatto porre a dimora l’albero di betulla nel Cimitero ebraico di Mantova di fronte ad una tomba vuota che porta il nome di un mantovano ebreo morto ad Auschwitz, il cui corpo non è stato più ritrovato.

Penso alla nostra piccola betulla, sono sicuro che sarà ben accudita, me la vedo già grande e rigogliosa in tutta la sua umile bellezza.

9 marzo

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